============================================================================== =-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=- --------------------[ previous ]---[ index ]---[ next ]--------------------- -----------------------------------[ NEWS ]----------------------------------- -----------------------------[ pIGpEN + Cavallo ]----------------------------- - GUERRA SANTA 0 GUERRA STELLARE - Dedicato a BXX BXXXX, uno che mi ha insegnato a buttar fuori quello che penso. Musica ascoltata: Family Tree - Megadeth (guardate che noi di BFi mettiamo il cibo e la musika su ogni articolo sperando che siano un'attenuante alle nostre menti deviate in sede di processo ;))) Ringraziamenti: "All'inizio volevo prendere questo articolo e cestinarlo... ringrazio chi me l'ha proibito di fare" una volta tanto voglio dire quello che penso apertamente... QUESTO ARTICOLO NON ERA DESTINATO PER BFi, SAREBBE RESTATO SOLO UNA EMAIL... Mentre stavo leggendo Computer Programming di gennaio 99 a pag 109 notai una parte curata da Andrea Monti nella quale egli commentava un articolo apparso sul Corriere della Sera di non so quando. Mi ha molto interessato l'argomento a tal punto da scrivere un pezzo a riguardo, premetto che i miei commenti non sono indirizzati a nessuno in particolare (non posso di certo pretendere che chi scrive per Computer Programming legga BFi...), ma vorrei fare un discorso, spero costruttivo, e non "sputtanante". NB: Le parti tra virgolette sono tratte dall'articolo apparso sul Corriere della Sera. Quello che segue e' il commento di Andrea Monti. Quello tra [ ] e' la parte scritta da me, pIG. [ PREMESSA Non faccio parte dell'Anti-Pedo Hacker Crusade ne' credo che nessuno dei miei fratelli che scrivono per BFi ne sia membro. Piu' che come "hacker" (lo metto tra virgolette perche' sono arrivato al punto da non essere io a definirmi tale e se facciamo nomi come Jobs & company beh allora sono proprio fuori da questa categoria) parlo come persona umana smanettona (si'si' la def. su Spaghetti Hacker mi catalogherebbe in questa categoria... e la cosa mi fa alquanto sorridere se penso al fatto che quando giravo fuori dalla scena italiana si faceva la differenza tra hacker e guru.. qui in Italia non siamo degni nemmeno di pronunciare la parola hacker: e' come dire Gesu' Cristo... ma io mi chiedo: alla fine chi e' a bucare i sistemi? Richard Stallman o i tipi come Phiber Optik?... quando si parla di galera all'improvviso gli smanettoni diventano hacker, terroristi solo per far vedere che finalmente e' stato preso il pesce grosso. Ok Jobs era un hacker, fumava erba, vendeva blue box e Dio solo sa che cosa... Mitch Kapor era un hacker, e' un membro dell'EFF (mi correggo, uno dei fondatori) e come viene detto in Cyberia scritto da Rushkoff (per favore non fate come i giornalisti italiani che leggono solo Spaghetti Hacker) i soldi che mette nell'EFF non sono poi diversi da quelli che usa in processo per accusare qualche "copiatore senza permesso" di programmi della Lotus (non oso usare il termine pirata perche' se no facciamo casino). La storia su chi considerare hacker e chi no mi fa alquanto ridere... Se uno si vuole far chiamare hacker che lo faccia pure, personalmente e per fortuna non solo io considero Jobs & company dei guru, chi scrive exploit e' un bravo programmatore, ma chi buca i sistemi beh quello e' l'hacker miei cari signori. All'inizio non si faceva differenza perche' all'epoca di Kapor ci si trovava ad hackare poche righe di codice e capitava spesso che chi cercava exploit era poi quello che andava a curiosare... ora mi sa che con i sistemi moderni con kernel da paura la figura del guru/hacker integrato in un unico pezzo di silicio celebrale non si possa piu' considerare... se non per poche persone che vanno alla ricerca di buffer overflow e altro per scopi intrusivi e non solo di conoscenza.... e allora qua si avrebbe una definizione di hacker alquanto restrittiva e che non includerebbe nemmeno i nostri tanto nominati Jobs, Stallman (non mi sembra che queste persone siano accusate in questi tempi di aver curiosato chissa' in quale sistema e non mi dite che non si fanno beccare perche' allora mi metto a ridere... gente come loro adesso ha cose piu' interessanti da fare). ok... ] La "guerra santa" non legittima l'istigazione a delinquere. E non c'e' rete che tenga. La notizia e' pubblicata sul "Corriere della Sera" di qualche tempo fa: un sacerdote del siracusano - gia' noto per le sue crociate anti-pedofili culminate nella denuncia di siti contenenti materiale osceno, sconsolato per la pochezza dei risultati (operazioni internazionali che scovano quattro gatti, per di piu' solo "guardoni") decide - in ossequio alla universale massima filosofica "chi fada se, fa per tre" - di farsi giustizia da solo... beh, quasi, visto che per raggiungere lo scopo avrebbe radunato una quarantina di (sedicenti) hacker. Il gruppo coordinato dal sacerdote ha pensato di darsi una veste giuridica, e dunque - da quanto e' dato di capire - pare sia costituito in un'associazione che - come vedremo - potrebbe sconfinare nell'associazione a delinquere. Una delle prime uscite pubbliche di questa APHC (Anti-Pedo Hacker Crusade) e' un comunicato dal tenore inquietante sia per la forma (alquanto sgrammaticata) sia per i contenuti (inni al vigilantismo e alla limitazione della liberta' di espressione, deliberata violazione di leggi) che commentero' di seguito. A SCANSO DI EQUIVOCI Tanto per essere chiari: ho intenzione di esprimere opinioni fortemente critiche su questa vicenda e quindi, per una questione di sicurezza, non citero' dei passi ma il testo integrale del comunicato stampa in questione (in corsivo) [ pIG: naturalmente su BFi non vedete il corsivo :) metto tra virgolette ]. Credo inoltre necessario fare alcune precisazioni. Come oramai saprete, la recente storia giuridica e' piena di indagini costruite sulla minaccia del "pericolo elettronico numero 1" di turno, di volta in volta incarnato da gente che cerca di non pagare la bolletta o dedita al cambio delle home-page. Intendiamoci, non che tutto questo sia accettabile (se il fatto e' previsto dalla legge come reato c'e' poco da fare), ma certamente non si tratta di emergenze di sicurezza nazionale. Ogni volta i mezzi di informazione hanno fatto a gara per rappresentare questi fatti come un allarme per il futuro prossimo venturo, auspicando interventi normativi, processi e quant'altro. Ora siamo di fronte ad un fenomeno (almeno per i piu') nuovo: niente geni dei computer, niente server supersegreti, nulla di tutto cio', soltanto delle persone che hanno deciso di farsi giustizia da sole usando una tecnica complessa invece di forche e roghi. In altre parole, siamo di fronte ad un tentativo di legalizzare (o moralizzare) l'intolleranza, tentativo che se dovesse giungere a compimento, produrrebbe effetti devastanti. ANDIAMO AD INCOMINCIARE "Lettera aperta degli hackers contro la pedofilia in rete" Credo di poter vantare una certa esperienza nel settore che impropriamente viene definito hacking e fra le tante incertezze uno dei pochi punti "fissi" e' che la "categoria" non e' sindacalizzata, non ha cioe' rappresentanti o rappresentanze che possano arrogarsi il diritto di parlare a nome di tutti. Il comunicato stampa risulta dunque quantomeno ambiguo gia' dal titolo (BTW non mi risulta che Richard Stallman o Lee Felnstein o Steve Jobs o qualsiasi altro hacker vero abbia aderito a questa campagna). [ Qui dipende tutto da cosa si intende per hacker: e' la storia di cui dicevo sopra, comunque purtroppo devo dire che esistono gruppi a struttura gerarchica e secondo me sono quelli piu' pericolosi perche' poche menti controllano una massa di "perditempo". Come capirete dopo non intendo definire in questo modo i membri dell'APHC... non ho conoscenze dirette per giudicarli, ma posso dire che gruppi gerarchizzati esistono e ne potrei citare uno che usava mezzi del genere contro dei nxxxxxi, ma devo dar ragione a Monti: in questo caso e' diventato un pretesto per bucare il bucabile e tirar giu' ISP... e anche se magari uno dei clienti era anche di idee molto discutibili ne facevano la spesa un sacco di persone... Credo che sia come chiedere ad un ladro di portafogli di rubare quello di un assassino per sapere la sua identita' e dire a questo che si puo' tenere i soldi... ma e' solo il mio parere. ] "La recente alleanza con il Telefono Arcobaleno di don Fortunato Di Noto per la lotta alla pedofilia in rete, ha posto gli hackers al centro di un interessante dibattito nel quale gli hackers stessi non intendono svolgere un ruolo di spettatori, ma al contrario desiderano partecipare in una logica di dialogo e di massimo rispetto verso le piu' diverse opinioni. Don Fortunato e' un innovatore e forse un rivoluzionario perche' ha deciso di allearsi con i pirati o forse ha saputo semplicemente sfruttare le potenzialita' e la buona fede di persone scarsamente capite e spesso inutilmente combattute?" Facciamo a capirci: e' vero che sull'hacking e' in corso un dibattito scientifico e giudiziario molto acceso, nel quale ho assunto spesso posizione di forte contrasto con la formulazione della legge vigente, ma non mi sono mai sognato di considerare come dei martiri, soggetti che commettono degli atti illeciti. [ Niente da dire ] "La verita' e che la rete, al di la' delle sue infinite doti, della sua straordinaria essenza libertaria, della sua natura democratica, oggi, cosi' come e', offre notevoli vantaggi a criminali di vario genere tra cui si annoverano in prima linea i pedofili. Chi voglia negare tale ultima circostanza difficilmente potrebbe essere giudicato intellettualmente onesto." Questa e' una bufala bella e buona. Nonostante i metodi di indagine - a volte discutibili - adottati dalle Forze dell'ordine, non si puo' discutere il fatto che la trasparenza della Rete consente di raggiungere ed identificare abbastanza facilmente i responsabili di certe azioni (poi si puo' discutere su come sono state fatte le indagini, sulla correttezza tecnica della formulazione degli articoli di legge, ma questo e' un altro paio di maniche). Quanto alla questione dell'onesta' intelletuale, sarebbe interessante conoscere le fonti che vedono i pedofili ai vertici dell'Internet criminale, specie perche' anche le pubblicazioni scientifiche piu' recenti (es. Serra-Strano Nuove frontiere della criminalita' Milano 1997) non forniscono dati rilevanti sul punto. Di regola, quando si citano dati si dovrebbe fare altrettanto con la loro provenienza, altrimenti si fa strada il sospetto che i dati non sono attendibili o che non esistono. [ Non ho dati in proposito :) ] "Il dibattito circa un'eventuale regolamentazione della rete delle reti pone difficili questioni di diritto, con delicati risvolti sociologici e filosofici che non riteniamo di dover affrontare. Internet e' gia' cio' che desideriamo e la legge italiana e' gia' fin troppo efficace, sulla carta. Resta un problema. La normativa e' assolutamente inutile. Perche' il cyberspazio non conosce confini ne' delimitazione geografica e non ha giurisdizione. Allora, il dibattito dovra' necessariamente svolgersi su scala mondiale perche' la rete e' una questione globale." Spirito di John Perry Barlow se ci sei batti un colpo. Evidentemente gli "hacker" autori di questo comunicato vivono in un mondo tutto loro. Oramai nessuno piu' crede alle favole del ciberspazio e i casi giudiziari dei quali in molte occasioni ho parlato su queste pagine hanno chiaramente sgombrato il campo da queste fandonie. La legge prevede una serie di criteri per l'individuazione del locus commissi delicti e a - condizione di avere una buona preparazione tecnica - non e' difficile risolvere buona parte dei problemi teorici che si incontrano. Altro discorso e' quello dell'effettiva perseguibilita' dei sospettati nel caso di reati commessi parzialmente all'estero o di soggetti dimoranti all'esterno dei confini nazionali, ma i problemi causati dall'estradizione non sono affatto ignoti al diritto penale e non ci voleva di certo la Rete per farli emergere. [ Favole del cyberspazio... Ops. Guarda un po': proprio Barlow dice l'opposto. Mi sa tanto che qui ognuno di noi abbia un piccolo mondo... troppo facile viverci dentro... Ho sempre avuto una certa simpatia per Barlow e per i Grateful Dead eheheh. Conosco i suoi discorsi come il padre nostro o quasi ed ecco cosa dice uno dei grandi (trovabile sempre sul buon libro Cyberia a pag. 209): "Barlow ammette che le parole e le LEGGI non possono mai definire adeguatamente una cosa indefinibile come Cyberia: << STO CERCANDO DI COSTRUIRE CON DEI MATTONI, UN MODELLO IN SCALA FUNZIONANTE DI UN BANCO DI NEBBIA. STO USANDO UN MATERIALE DA COSTRUZIONE DEL TUTTO INADEGUATO A RAPPRESENTARE L'OGGETTO CHE STO CERCANDO DI DESCRIVERE" >>. Ok, non lo dico per sputtanare, ma e' solo che chi parla di Barlow forse non lo conosce profondamente quanto un deadhead e usa le sue parole come strumento in situazioni non adeguate. Scusatemi se sono un deadhead oltre ad un amante dell'informatica... Spero che Andrea Monti mi rispetti come io rispetto lui; qui in Italia di hacking dal punto di vista discorsivo (NB: non dico legislativo) forse manchiamo di gente come Barlow e ce n'e' troppa di simile a Kapor, oltre a coloro che sono troppo intenti per qualche disturbo psichico a non considerare hacker tutto cio' che non e' se stesso (vedi articolo "I bei tempi sono finiti" di fusys nell'xmas edition ;) o parla per 1 minuto in alcuni canali irc)... Scusatemi, ma se non fosse per qualche gruppo di ragazzi che si impegna a dare una svolta alla scena, beh sarebbe proprio uno schifo... E' facile pubblicare un libro e far di questo un manualetto per idioti... Ora che non buco sistemi, che non sono un hacker ve lo dico chiaramente... Ad ogni modo voglio anche dare la definizione di EFF e se posso qui esprimere il mio parere comincio ad avere dei dubbi sull'ALCEI se uno dei suoi membri (giuro che quando leggevo non sapevo che lo fosse) se ne esce con questa frase... Barlow descrive le tattica apparentemente brutale da parte di agenti e investigatori: << Non e' tanto uno sforzo pianificato e concentrato per sovvertire la Costituzione, quanto quel processo naturale che interviene ogni qualvolta c'e' gente ignorante e impaurita e quando sono in ballo questione ambigue nei confronti dei diritti costituzionali >> tratto sempre da Cyberia dove c'e' un "puntatore" a Mondo 2000, Inverno 1991, pagina 46 e sempre su Cyberia nella stessa pagina (209) "La EFF spera di servire da ponte logico fra utenti di computer e forze dell'ordine in modo che il ciberspazio possa essere colonizzato in maniera piu' ordinata e antagonistica" anche se dopo c'e' la prima frase che ho riportato all'inizio del commento e che guarda caso pone dei dubbi sulla colonizzazione della Rete. Voglio continuare a riportare un ultimo pezzo che spero possa far vedere la Rete come una cosa non cosi' facile da giudicare e su cui non si puo' avere la presunzione di avere una normativa vigente efficace. Qui non sono io che parlo, ma e' quello che comunque credo: "E mentre persino i piu' illuminati tra quanti stanno dando articolazione a Cyberia si trovano senza parole quando debbono parlare della nuova frontiera, altri, meno informati pensano di avere il diritto di dire l'ultima parola. Il bisogno dei media di illustrare lo scenario hacker al grande pubblico ha ECCESSIVAMENTE SEMPLIFICATO (e se bfi fosse in versione html avrei messo un gif solo per queste parole) questi problemi e ci ha persino ALLONTANATO dalla loro COMPRENSIONE." Ah siii, ma certo: mentre in America si stanno ancora facendo seghe mentali su come regolamentare una cosa che risulta cosi' difficile tratteggiare, noi siamo qui ad avere la presunzione di parlare di leggi efficaci... Cazzo, basta vedere in che mani siamo nella vita di tutti i giorni. Ok mi si puo' dire che Cyberia e' stato scritto nel 1994, ma provate a seguire qualkosa sulla WELL o a parlare con qualcuno della Bay Area sulla situazione americana di oggi... ] "A tale dibattito noi non vogliamo partecipare, almeno in questa circostanza" Ma cosa fare se ci si imbatte in una bambina di soli 8 anni che viene brutalmente stuprata? "Se cio' accadesse per strada, anche il piu' pacifista degli uomini interverrebbe, e, forse, metterebbe a repentaglio la propria stessa vita per salvarla. Se accadesse sulla prima pagina del Corriere della Sera o del New York Time, probabilmente lo sdegno sarebbe generale. Se accade in Internet, ma solo in Internet, i nemici della bambina divengono due: il pedofilo stupratore e la liberta'. Cioe' la liberta' del pedofilo di stuprare in rete. E la liberta' della bimba?" A parte che non riesco ad immaginare come si possa stuprare qualcuno sulla prima pagina del Corriere della Sera, (si stende il giornale per terra e poi si fa attenzione a non uscire dal foglio di carta?), ancora piu' difficile e' immaginare come lo si possa fare su Internet. Forse gli estensori di questo documento, oramai prigionieri del "virtuale", hanno una scarsa dimestichezza con le questioni fisiche... Al di la' della boutade, l'affermazione grave e' quella secondo la quale la liberta' sarebbe nemica della tutela dei minori, un ritornello che e' stato gia' suonato molte volte, per esempio ai tempi del Communication Decency Act. [ Mi ricordo che quando andavo alle superiori leggevo molto sulla pedofilia, in quanto e' una di quelle tracce che escono sempre nei compiti in classe. All'inizio il termine veniva usato non con accezione negativa, ma solo per descrivere una persona amante dei bambini. Non c'era di mezzo violenza e sesso. Poi... beh sapete qual'e' il poi... Ho solo una cosa da dire. Premetto che non buco server da un bel po', ma mi rendo conto che la pedofilia non si blocchi in questo modo... Credo che ci sia un po' di differenza tra i guardoni e gli stupratori. I primi stanno anche su Internet, i secondi sono quelli che fanno violenze e noi non ci possiamo di certo armare di pistole e andare a sparare in giro per il mondo: non e' cosa da fare ne' per un hacker ne' per un cittadino... Tutto quello che si puo' fare e' denunciare la presenza di materiale osceno alle autorita'... questo discorso non riguarda solo l'hacker, ma qualsiasi navigatore. Se noi buttiamo giu' un servizio o facciamo di testa nostra rischiamo di fare in modo che lo stupratore non sia mai beccato, al limite potremo prendere colui che mette le immagini su internet, ma molte volte colui che offre un servizio e scopre che un suo cliente o un estraneo mette on-line del materiale osceno si guarda bene dal denunciarlo anche perche' ci va di mezzo il suo nome... E poi con le stronzate che scrivono i giornali e con quanto ne capisce la massa va a finire che il poveretto gestore del servizio viene pure preso per stupratore... Scusatemi, ma di stronzate sui giornali ne ho viste talmente tante che mi guardo bene... Ah non diciamo che gli hackers non hanno esperienze fisiche... probabilmente non hai visto il sito hackingirl di nostro fratello sPIRIT ;) Ecco qui un tipico esempio di come sia comodo considerarci degli automi. ] "Ecco perche' ci siamo alleati con don Fortunato, perche' crediamo che l'esercito dei difensori della liberta' della rete e, indirettamente, dei pedofili fosse gia' fin troppo affolato..." Bell'argomento... siccome non c'era posto da un lato, ci siamo buttati sull'altro, complimenti! Bell'esercizio di democrazia e senso civico e' invece affermare che la difesa della liberta' sia atto diretto a garantire la commissione di reati. E' abbastanza banale notare che se non ci fosse questa vituperata liberta' di espressione, bestialita' del genere (mi riferisco al comunicato stampa) sarebbero state censurate ab ovo. Ma a differenza dei miei contradditori, pur criticando ferocemente le posizioni, non mi sognerei mai di invocare la loro riduzione al silenzio! [ No Comment ] "E' quella bambina che ci interessa (Freud avrebbe molto da dire in proposito) e tentiamo di proteggerla non violando la legge ma sfruttando, questa volta a nostro vantaggio, le molte lacune giuridiche che tuttora permangono e che ci consentono buon margine di manovra." Mi dispiace deludere questi signori, ma le "molte lacune giuridiche" alle quali fanno riferimento non esistono, anzi grazie a loro abbiamo finalmente uno dei primi casi di applicazione della legge sui reati informatici che prescinde dagli scopi classici degli intrusori (curiosita', sfida e via discorrendo). Siamo in presenza di atti al limite del terrorismo. [ Ho risposto sopra, ma ti sembra cmq un sistema di leggi adeguato? ] "E tuttavia ci siamo dati anche noi un codice etico:..." Che notoriamente non costituisce una scusa: e' una questione di par condicio, se vanno condannati quelli che accedono ad una macchina per il puro gusto di farlo, identico trattamento dovrebbe essere riservato a questi tizi. In ogni caso, per il codice penale tutto questo puo' rilevare ai fini della configurazione di un'attenuante, non certo per escludere l'esistenza del reato. [ Purtroppo e' la verita'... ] "...quando facciamo chiudere un sito, noi non lo "distruggiamo", perche' sarebbe stupido distruggere le prove del reato, e far chiudere un sito, senza fare arrestare il proprietario; non serve proprio a nulla, in quanto se il pedofilo ha le sue pagine Web, e le sue immagini su hard disk, bastano venti minuti per aprire un nuovo sito." Interessante. Mica non fanno danni perche' e' illegale... si astengono dal provocarli solo perche' non serve a nulla, dal che si deduce che se ritenessero necessario radere al suolo un server non si farebbero scrupoli. [ Purtroppo la tentazione e' forte... io non so se resisterei a non mettere una backdoor su quei sistemi... e' per questo che cerco di non far hacking: e' una cosa piu' forte di me... La mia ragazza diceva che mi dovevano tagliare le mani... ] "Quando troviamo un sito per pedofili, noi semplicemente ci entriamo, raccogliendo quante piu' informazioni possibili sul possessore, e le randiamo note al responsabile della compagnia che ospita il sito incriminato, saranno poi loro a passare tutte le informazioni da loro e da noi raccolte alle forze dell'ordine competenti." Il tutto in evidente violazione delle norme che puniscono l'accesso abusivo, la detenzione e lo scambio di codici di accesso necessario per l'intrusione, l'esercizio arbitrario delle proprie ragioni; e delle norme sulla tutela della legge sui dati personali... "Si precisa, che chiudere i siti per pedofili, non e' l'unico servizio offerto dall'APHC infatti offriamo assistenza ai genitori, preoccupati della sicurezza dei loro figli in Rete; e aiutiamo le famiglie di bambini gravemente ammalati (attualmente ne stiamo aiutando due) pubblicizzando in modo massiccio le informazioni riguardanti i loro bambini, in modo che il numero piu' alto dei medici ne sia a conoscenza, e possa aiutare quelle famiglie." Qui siamo al puro grottesco. [ Voglio solo dire che molta gente vede Internet come uno strumento tecnico e certe volte non si rende conto di quanto sia possibile fare con esso... Capisco che non sono la persona adatta per fare questo tipo di discorso visto che forse Internet e' o sara' la mia rovina =) ad ogni modo le iniziative di solidarieta' funzionano! Il problema che Monti si pone e' probabilmente se un hacker possa fare una cosa del genere... Se lo prendiamo come persona la risposta e' si' ] "Ma se involontariamente abbiamo violato qualche regola possiamo solo dire che ci dispiace ma se questo puo' evitare che anche solo un bambino subisca delle violenze, siamo pronti a rifarlo non una ma cento volte." Il fatto che abbiano violato la legge mi sembra pacifico, che sappiano perfettamente quali norme stavano violando (ancora una volta la storia delle lacune normative), quindi questa giustificazione non richiesta mi pare al quanto indicativa. "Don Milani violo' la legge ma fu assolto anche perche' seppe spiegarne la ragione. Egli disse: << in quanto alla loro vita di giovani sovrani domani, non posso dire ai miei ragazzi che l'unico modo di amare la legge e' obbedirla. Posso solo dire loro che essi dovranno tenere in tale onore le leggi degli uomini da osservarle quando sono giuste (cioe' quando sono la forza del debole). Quando invece vedranno che non sono giuste (cioe' quando sanzionano il sopruso del forte) essi dovranno battersi perche' siano cambiate>>. Bello! Ho imparato qualcosa! Non sapevo che gli hacker, fra un Linux How-To e uno schema elettrico si dilettassero pure di certe letture, dopo Confucio, anche la Conferenza Episcopale entra nel computer! Con questo non intendo mancare di rispetto alle convinzioni religiose di nessuno ma in uno stato laico quale e' il nostro, non si puo' ritirare fuori una costruzione teocratica volta ad affermare il primato della norma morale su quella giuridica. Sono d'accordo che se una legge e' sbagliata si deva far di tutto per farla cambiare, ma quando si sceglie questa strada comunque si e' disposti a pagare di persona (come insegnano le iniziative promosse da Marco Pannella sulle liberalizzazione delle droghe leggere). In ogni caso c'e' modo e modo di ottenere l'abrogazione o la modifica di leggi vigenti o l'emanazione di nuove: a Roma esiste una cosa che si chiama Parlamento, never heard about? [ La Costituzione e' una cosa in continuo sviluppo... Se non si lotta pero' col cazzo che si raggiungono risultati... Il problema e' quanto ci impiega la gente a capire. Anche se potete pensare il contrario vista la mia partecipazione alla guida di Slump ora che mi tratto bene continuo ad ammirare gente come Pannella... Andrea Monti dice in conclusione che non ci sono piu' i Pancho Villa di una volta... Beh pero' secondo me c'e' tanta gente che lotta contro i mulini a vento perche' troppe persone hanno merda nel cervello... E non mi riferisco a nessuno di questi soggetti, parlarne e' gia' buono ma coloro che invece prendono tutto per default beh e' forse ora che capiscano che un uomo puo' far la differenza e se mi dite di no vuol dire che le uniche leggi che conoscete sono quelle per cui la mattina quando vi alzate piove, la montagna e' fatta di pietra, l'acqua e' liquida ecc... Insomma siamo noi che giudichiamo i nostri simili non una saetta proveniente dall'Olimpo... i Pancho Villa saranno presi come idioti se non si ha una certa tendenza mentale all'innovazione e ai problemi che questa comporta... Ah cmq credo che un hacker sia una persona come tante altre... Oh cristo o si fa di loro dei miti oppure delle macchine. Anche se non mi considerate un hacker va bene, non mi interessa, piuttosto e' un fatto che molta gente mi ha detto che non sono niente senza un computer. Credetemi nessuno puo' dire una cosa del genere a qualsiasi uomo... Ho altre passioni e conosco anche hacker (o smanettoni a seconda di come volete chiamarli) che si interessano di religione e filosofia; io stesso mi interesso anche di psicocibernetica e vi consiglio un libro che forse cambiera' il modo di vedere certe cose, provate a comprare "Psicocibernetica" di Maxwell Maltz che con la cibernetica non centra un cazzo, ma forse apre un po' la mente verso il prossimo. ] "Vi sono bambini stuprati da cani, venduti all'asta come carne da macello mentre il mondo si affanna a scandalizzarsi se un prete si allea con gli hackers per cercare un rimedio ed invece non affila le armi a difesa dell'infanzia." Fatti che esistevano ben prima della diffusione della Rete ed e' assolumente improprio associarli ad uno strumento tecnico che - come dimostrano le recenti indagini di polizia, addirittua facilita (e mi ripeto) l'identificazione dei soggetti agenti (a prescindere da cosa abbiamo fatto in concreto). "I giovani rischiano di non capire" E continueranno a non capire se i problemi sono posti in questi termini confusi e deliranti. [ Ho paura che scrivendo si faccia quello che si vuole.... (il senso lo capirete se vi fermate a contare fino a 10) BFi conta su qualche centinaio di lettori o forse piu': non importa. Se posso esprimere la mia opinione, vince sempre chi ha piu' lettori, ma come diceva un mio caro amico hacker (e sono sicuro che a lui non neghereste mai tale definizione) "le infezioni culturali vanno avanti" :) ] "C'e' un modo solo per uscire da questo macabro gioco di parole- dice ancora DonMilani- avere il coraggio di dire ai giovani di potersene far scudo ne' davanti agli uomini ne' davanti a Dio, che bisogna che si sentano ognuno l'unico responsabile di tutto. A questo patto l'umanita' porta dire di aver avuto in questo secolo un progresso morale parallelo e proporzionale al suo progresso tecnico." Se non ricordo male uno dei principi che regolano l'agire dei Gesuiti - un'ordine che dell'obbedienza ha fatto un modello di comportamento - e' perhindeac cadaver. "APHC (Anti-Pedo Hackers Crusade) Il Presidente Il Vicepresidente" In Rete si trovano informazioni su molti gruppi hacker wanna-be, come The Black Page o System Down e francamente non mi sono mai imbattuto in presidenti, vicepresidenti, tesorieri, segretari ... [ Beh la mia esperienza con BFi e' positiva perche' c'e' liberta' di scrivere. Non c'e' gerarchia. Voi potete dire anche che la pedofilia e' liberta'. Beh i sopravvissuti degli anni 60 dicono sempre liberta' si', ma vivi e lascia vivere :) la pedofilia non e' liberta'! un bambino non puo' decidere per se stesso.... quelle sono violenze !!! ] Per i piu' curiosi questa e' la home page dei vigilantes: http://members.xoom.com/AP_C/index.html [ Rispettare e accettare e' diverso? Giuro che quando ho scritto questo pezzo non sapevo che Andrea Monti aveva partecipato alla stesura di "Spaghetti Hackers", ho espresso soltanto il mio parere e le mie esperienze su quella parte che potevo, effettivamente avevo sospettato che fosse un avvocato (conosco la categoria, visto le lettere piene di stronzate che ricevevo da parte di un mio vicino... cristo, mi scriveva che il suo cliente era stufo di sentire musica ad alto volume, incitandomi a fare piu' piano fino a quando un giorno scopri' che abitavo nell'altro condominio al piano terra e lui stava in quello accanto all'ultimo piano (i due condomini erano separati tra di loro da piu' di trenta metri e a parte questo lui stava dall'altra facciata)) e poi vengo a sapere che e' pure membro dell'ALCEI (costringendomi a fare alcune correzioni) chiedo scusa per la mia sincerita'... Per fortuna non tutti la pensano come me, oh cazzo dovrei imparare a farmi i cazzi miei. Ricordatevi... La liberta' non e' un pretesto per la violenza, comporta (tra le altre cose) il rispetto degli altri, altrimenti perche' cazzo non l'abbiamo ancora raggiunta? Infine, se devo dare un giudizio all'APHC, personalmente non vi aderirei: provo ancora "fiducia" per questo Sistema, pero' a questo punto rispetto e accetto chi non lo fa. ] pIGpEN - VARiE - Alcune news dall'Italia e dal mondo : (fonti: "Corriere della Sera", "Il Giornale" e Radio) [1] Tiscali offre accesso gratuito a Internet Tiscali (fornitore di telefonia sardo) offrira' dal 15 febbraio accesso gratuito a Internet, inizialmente solo a Milano, Roma e in Sardegna, a partire da Maggio in tutta Italia. Per accesso gratuito Tiscali intende senza abbonamento, in quanto otterra' profitto dalle chiamate urbane effettuate. Penso concorderete con me che era meglio il contrario =) [2] Connessione a Internet attraverso la rete elettrica Primi esperimenti a Milano ad opera della Citytel (controllata dalla AEM) di connessione a Internet sfruttando la linea elettrica, utilizzando la tecnologia messa a punto dalla Nortel (compagnia telefonica canadese). Citytel conta di diventare provider nel corso del 1999, e di fornire accesso a internet ai milanesi dietro pagamento di un canone e senza spese di connessione (visto che non e' necessario telefonare e l'assorbimento di energia elettrica e' trascurabile). Si parla di velocita' nell'ordine delle 10-20 volte quelle dello squallido collegamento via modem, mica male no? Speriamo che questa tecnologia possa diventare accessibile anche nel resto dell'Italia e a prezzi contenuti.. [3] Cambiano i numeri verdi! Dal 1mo Febbraio la Telecom si allinea con gli stati nordamericani e con molti europei cambiando il prefisso dei numeri verdi da 167 a 800. I vecchi numeri verdi rimarranno accessibili sia colla vecchia che colla nuova numerazione, mentre i nuovi numeri richiesti dalle aziende saranno forniti solo con l'800. Che dire, aggiornate i vostri wardialer ! =))) [4] Telefonate gratuite in Germania In Germania alcune nuove compagnie telefoniche hanno deciso di far concorrenza all'ex-monopolista Deutsche Telekom, non come da noi facendo battaglia sulle 5 lire MA fornendo telefonate GRATUITE dalle 19 di sera in poi. Che dire, Paese che vai, l'Italia fa sempre cacare al confronto... Cavallo --------------------[ previous ]---[ index ]---[ next ]--------------------- =-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=- ==============================================================================